Kǣ-ǣf, He, Ye, 'Aī-īn, Sā-ād كٓهيعٓصٓ
Disse: "Dio mio, dammi un segno". Disse: "Il segno per te è che tu non parli alla gente per tre notti."
Così lui uscì dall'altare alla sua gente e, a cenni, la invitò a fare le lodi mattina e sera.
Racconto della grazia dal tuo Dio al Suo servo Zekeryē
quando rivolse al suo Dio una silenziosa invocazione,
disse: "Dio mio, in verità mi si sono consumate le ossa e la mia testa è stata invasa dai capelli bianchi e, invocandoTi, non sono mai stato, Dio mio, afflitto
E in verità avevo paura di non avere un erede, e mia moglie era sterile: concedimi, per tua grazia, un erede,
che erediti da me e dalla stirpe di Ya'qub ﴾ يَعْقُوب ﴿ , e fanne, Dio mio, un uomo benvoluto.
"O Zekeryē, in verità ti annunciamo la nascita di un bimbo di nome Yeħyē, di cui non abbiamo fatto nascere un omonimo in passato".
Disse: "O mio Dio, come potrei avere un figlio? Mia moglie è sterile e io ho raggiunto un'età avanzata".
Disse: "Così ha deciso il tuo Dio: “Ciò è facile per Me, avendoti già creato prima quando non eri nulla”.